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Avanzi si, avanzi no? Quali avanzi possiamo dare ai nostri animali? Bella domanda. Vediamo di rispondere una volta per tutte.
Una volta non esistevano né le crocchette né le scatolette che infatti sono un’invenzione moderna dovuta all’industrializzazione.
Qualcuno potrebbe dire: sì, ma una volta i cani e i gatti morivano prima e gli animali, oggi, sembrano avere molte più malattie di un tempo.
Allo stesso modo la possibilità di diagnosticare le malattie, di dargli un nome e cognome attraverso le analisi e i mezzi diagnostici, ci ha fatto scoprire molte malattie che una volta non si conoscevano.
Tutte queste conoscenze hanno chiarito un punto su cui tutti possiamo trovarci d’accordo: quando un animale soffre di una malattia cronica la prima cosa da fare è cambiargli la dieta e portarlo verso un’alimentazione naturale, fresca e varia e non un’alimentazione industriale.
Questo è quello che tutti quelli che si occupano di naturopatia animale consigliano perché hanno visto che una sana e bilanciata alimentazione ha già di per sé un valore terapeutico molto potente: infatti il cibo può curare o può far ammalare o anche mantenere sano un animale che è già sano.
Come fare? Come imparare a somministrare i giusti alimenti, nelle giuste quantità e proporzioni? E soprattutto: posso dare quello che mangio io? Quello che mi avanza? Quello che normalmente butto via?
Gli scarti di cucina sono davvero una preziosa risorsa alimentare per i nostri amici animali!
Ovviamente ci sono scarti e scarti.
Non stiamo parlando di quello che ci rimane nel piatto che, quasi sempre, è il risultato di una elaborazione degli alimenti (sughi, soffritti, impanature, ecc.) ma di quegli alimenti che rappresentano la base per preparare i nostri piatti o di quella parte degli alimenti che normalmente rappresentano uno scarto della nostra cucina.
Ad esempio le teste dei pesci, se fate una dieta onnivora naturalmente.
Quando acquistiamo un pesce normalmente ci portiamo a casa anche la sua testa (la testa del pesce è parte integrante del peso totale del pesce e quindi la paghiamo).Magari dallo stesso pescivendolo che abbiamo comprato il nostro pesce vediamo che nel retro bottega ha appena “sfilettato” alcuni pesci e ha messo da parte delle teste che poi butterà via.
Perché non domandargliele? E magari proprio nel giorno in cui decido di chiedergli degli avanzi di pesce la quantità di teste che mi dà sono veramente tante…che fare?
- congelarle
- essiccarle ed usarle come snack
- preparare degli snack naturali e appetibili che possano sostituire quelli industriali
- possiamo darle crude al nostro cane una volta che sono state abbattute.
- per la quantità e il peso da inserire vi consiglio sempre di affidarvi ad un nutrizionista ad indirizzo veterinario, ciò non toglie che una aggiunta alla pappa industriale non può fargli male.
Il riciclo dei nostri cibi e le materie prime che possiamo trovare all’interno della nostra rete di fornitori abituali (macellerie, fruttivendoli, pescherie) può diventare una importantissima risorsa, per molti motivi_
- Il primo motivo è che il cibo condiviso diventa una presa di coscienza in merito qualità del cibo che mangiamo e che offriamo ai nostri animali. Se decidiamo di alimentare i nostri animali con le crocchette o con le scatolette dobbiamo fidarci di produttori che non conosceremo mai, perché nella maggior parte dei casi sono rappresentati dalle grandi multinazionali del PET FOOD. Il macellaio, il fruttivendolo e il pescatore locali, i gruppi di acquisto, quelli che ci forniscono le materie prime per noi e per i nostri animali, invece li possiamo scegliere. Possiamo parlare con loro, possiamo avere informazioni riguardo a questo o quel prodotto e possiamo creare una rete “umana” fatta anche di occasioni di riciclo. Il bioregionalismo, l’incentivare cioè le filiere corte biologiche, è un atto che contribuisce a mantenere l’armonia, la salubrità e la bellezza all’interno del territorio nel quale viviamo; dell’ambiente nel quale viviamo noi insieme ai nostri animali e a limitare l’inquinamento.
- Il secondo motivo per il quale conviene imparare a riciclare il cibo è quello ridurre lo spreco: viviamo in una cultura che fa dell’abbondanza un suo punto forte. Il consumismo esasperato conduce ad un surplus di beni che difficilmente trova sbocchi nel riuso o nel riciclo. Una quantità enorme di risorse alimentari ogni giorno finiscono nella spazzatura rendendo le produzioni agro-zootecniche ancora più aggressive, invasive ed impattanti sul pianeta.Ridurre gli sprechi significa contribuire a salvaguardare le risorse del pianeta. Il semplice gesto di riciclare un avanzo alimentare rimettendolo nel circolo dell’alimentazione del nostro animale ha un’influenza enorme sul tutto il pianeta.
- Ultimo, e non ultimo, motivo…perché non risparmiare anche un po’ riciclando quello che normalmente si butta via?
Quindi quali avanzi possiamo dare ai nostri animali?
- Gatti: carne e pesce, alcune verdure cotte o crude (evitate i cavoli, aglio e cipolla)
- Cani: carne e pesce, verdure cotte o crude (evitate i cavoli, aglio e cipolla)
- Conigli, criceti: verdura e frutta cruda
- Uccellini: semi ed alcuni cereali, per gli uccellini selvatici anche gli avanzi di pane.
- Tartarughe di terra: verdura e frutta cruda
Per una dieta bilanciata casalinga consultate sempre il vostro veterinario o un biologo nutrizionista ad indirizzo veterinario o un veterinario nutrizionista. I Naturopati non possono prescrivere diete, ma solo dare alcuni consigli utili su integratori da inserire nel cibo!
I miei cani mangiano casalingo, condividiamo frutta, verdura e carboidrati, ma la carne ed il pesce, tutta a filiera corta e da piccoli allevatori la scelgo solo per loro che decidono se un produttore è valido oppure no!
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