L’alimentazione BARF aiuta a fare vivere meglio e in salute i vostri cani, ma sempre?
L’alimentazione è probabilmente la colonna portante per una buona salute del nostro animale.
Purtroppo, la maggior parte dei proprietari ha delegato la responsabilità dell’alimentazione dei propri cani all’industria di pet food. Ma l’aumento di malattie dei nostri animali e allergie alimentari è diventato molto evidente negli ultimi anni in cui il pet food è diventato il modo predominante di alimentare i nostri animali.
I peggioramenti della salute dei nostri amici animali sono imputabili in molti casi dall’alimentazione industriale, cercando così alternative tra cui la BARF.
BARF. Che cos’è?
L’acronimo BARF è stato usato per la prima volta dall’americana Debbie Tripp per indicare sia le persone che alimentano i propri animali con cibo fresco e crudo che per indicare il cibo stesso.
Nei due casi, l’acronimo significava rispettivamente Born Again Raw Feeders (crudisti rinati) e Bones And Raw Foods (ossa e cibo crudo). In seguito è stato attribuito all’acronimo il significato di Biologically Appropriate Raw Foods (cibo crudo biologicamente appropriato). Con la BARF si cerca di imitare l’alimentazione dei canidi selvatici o i lupi.
Cosa sono gli alimenti industriali per i cani?
Solo pochi proprietari di cani conoscono con precisione cosa è contenuto negli alimenti industriali
- prodotti chimici
- conservanti
- esaltatori di sapidità;
- farine animali (volatili, polpe, farina di pesce o farina di ossa)
- farine di cereali
- scarti di macinazione di conserve alimentari vegetali
- zampe, becchi, piume (che contiene azoto ma non proteine quindi non vengono assimilate dai cani) di pollame
- escrementi di pollame
- sangue, pelo, zoccoli, testicoli di bovini
- escrementi, urina di bovini
- polpa di barbabietola che colora di scuro gli escrementi e rimane a lungo nell’intestino, cosa che rende le feci scure e compatte
- cellulosa (segatura)
- a volte involucri di plastica e collari delle carcasse di animali
Cosa viene distrutto con l’alimentazione industriale:
- gli enzimi
- gli aminoacidi
- gli acidi grassi essenziali
- le vitamine
Cosa non viene distrutto con l’alimentazione industriale
- gli anestetici
- i medicinali
La dieta BARF in pratica
Non è possibile preparare un programma alimentare che copra le necessità ogni singolo soggetto, quindi se volete passare alla dieta Barf fatevi consigliare da un veterinario nutrizionista esperto in Barf, poiché ogni cane è diverso, sarete voi a dover osservare con attenzione il vostro animale e, se necessario, adattare la dieta alle sue esigenze sotto consiglio sempre del veterinario che vi segue.
Mi raccomando no il fai da te per le diete Barf o casalinghe!
Io stessa, essendo naturopata per il benessere animale quando si tratta di diete mi appoggio sempre a dei veterinari professionisti per dosare al meglio gli alimenti in base alle caratteristiche dei miei animali.
Perché la Barf è così difficile?
Ci sono cani che non tollerano i cereali o cani che all’inizio digeriscono a fatica la carne cruda e le ossa. Ad altri cani semplicemente non piacciono le interiora o le verdure. Ci sono anche cani che hanno bisogno di avere un’alimentazione almeno parzialmente cotta. Io infatti ho preferito per i miei una dieta casalinga che mischi il cotto ed il crudo. Tranne purtroppo periodi in cui per motivi di salute del cane sono dovuta tornare al cibo industriale medicato, per mio sommo rammarico e non l’ho fatto per niente a cuor leggero e senza sensi di colpa. L’equilibrio con l’alimentazione naturale e crudista si raggiunge nell’arco di tempo di molte settimane, la cosa importante è che il cane mangi in maniera variata, in modo che il cane assuma tutte le sostanze nutritive per lui necessarie e non diventi intollerante o allergico a qualche alimento.
La carne dovrebbe essere data, se possibile, in grossi pezzi o attaccata all’osso, poiché la masticazione è importante per la cura dentale.
La carne o le ossa non vanno mischiate con i cereali, nella dieta Barf, perché limitano l’assimilazione dei minerali e degli oligoelementi e può bloccare gli enzimi digestivi (se volete dare i cerali dovete quindi dare il cibo due volte al giorno suddividendo i cibi ed evitando così il rischio di torsione allo stomaco).
Una volta alla settimana, sempre secondo le regole della dieta Barf, bisognerebbe alimentarli senza carne e senza ossa e dovrebbe poi seguire un giorno di digiuno.
Riassumendo, quindi per una buona dieta Barf cosa occorre?
- 5 giorni alla settimana i cani possono mangiare carne
- un giorno seguono un’alimentazione senza carne
- infine fanno un giorno di digiuno ( se il cane tollera male il digiuno, basta rinunciare alla carne due volte alla settimana) per ripulire il tratto gastrointestinale.
- potete dare le verdure da sole come pasto unico oppure aggiungerle alla carne; in genere vanno passate al passaverdura oppure vanno cotte leggermente al vapore, poiché i cani digeriscono a fatica la cellulosa (se non piacciono si possono mischiare con carne macinata, tonno, sangue o fegato)
- se il vostro cane ha sempre fame nonostante abbiate inserito la dieta Barf da diverse settimane consultate il vostro veterinario nutrizionista.
Piccoli consigli di come si fa una dieta BARF bilanciata
Rimane sempre il consiglio di farvi aiutare da un veterinario nutrizionista per scegliere il programma nutrizionale più adatto al vostro cane.
- se desiderate far seguire al cane una dieta priva di cereali, le verdure dovrebbero ricoprire il 10-25% della razione totale mentre carne/ interiora/RMB il 75-90%. (RMB sta per sta per Raw Meaty Bones, cioè ossa crude polpose)
- se desiderate far seguire al cane una dieta priva di cereali, le verdure dovrebbero ricoprire il 10-25% della razione totale mentre carne/ interiora/RMB il 75-90%.
- la quota di RMB non dovrebbe superare il 30% della razione totale, è sufficiente restare intorno al 10-15%.
- se si opta invece per un’alimentazione con cereali, la porzione va adeguata percentualmente a quella delle verdure, in modo tale che la somma dei due ingredienti rappresenti il 25% della quantità totale.
- in generale i cereali non dovrebbero mai superare il 10% della complessiva dose quotidiana di cibo, meglio ancora se ci si limita al 5%.
- potete dare da mangiare al cane una volta al giorno, due volte al giorno o, addirittura, ogni due giorni. In definitiva la modalità dipende dal vostro cane e dalle sue abitudini di vita, i miei cani ad esempio mangiano 3 volte al giorno.
- veniamo ora alle quantità: per cani adulti e con una normale attività fisica, i nutrizionisti consigliano che la quantità di cibo quotidiana equivalga al 2%-4% del peso corporeo. In base alla mia esperienza, però, la quantità può variare fortemente a seconda del temperamento e dalla costituzione, dell’attività, delle condizioni di salute e dell’età del cane, se intero o sterilizzato o la temperatura esterna.
- di questo 2-4%, il 75-90% deve essere di origine animale (carne, ossa, prodotti caseari ecc.) e il 10- 25% di origine vegetale (verdure, frutta, cereali ecc.)
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